Il mio amico Lidice ha scritto un racconto ispirato ad un’opera che ho dipinto qualche tempo fa e che adesso è di proprietà del locale Hanky Panky a Pescia.
Mi piace questo fluire artistico tra le persone.
Ogni giorno faceva la sua passeggiata, non era di quei vecchi che uscivano soltanto per andare all’ufficio postale una volta al mese. Lui la pensione se l’era fatta accreditare sul conto. Aveva ancora qualche amico, ma erano diventati noiosi e stavano sempre a fare gli stessi discorsi. Chi parlava dei nipotini, chi voleva ancora parlare di calcio senza ricordarsi nemmeno i nomi delle squadre. L’ultimo anno li aveva frequentati molto meno, non si sentiva come loro nonostante la stessa età.
C’era il sole e anche la città finalmente diventava piacevole. Sul marciapiede c’erano donne con bambini che uscivano dalle scuole e ragazzini che stavano insieme per mettere alla prova i loro sentimenti. Gli mettevano allegria. Rubare piccoli pezzi di frasi innocenti quando gli passava accanto. Ogni gruppo un tema, una ridicola questione oppure una risata su qualche professore. Si riempiva di parole giovani e insulse, creava paragoni che lo riportavano…
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