martedì 17 febbraio 2015

Concorsi ed esposizioni d'Arte. Come funzionano? (riflessioni con la gatta in braccio)

Molto spesso ho commentato sui miei social network a proposito del mondo dell'arte, di quanto sia difficile emergere senza denaro ed amicizie giuste e di quanti concorsi lo popolino, e di come spesso questi concorsi (ora li chiamano "contest" perchè fa più figo) siano solo dei ciucciasoldi alle spalle dei poveri artisti ignari e creduloni.
Oggi mi è venuta voglia di parlare di questo argomento in modo più approfondito, sia per cercare di sviscerare un po' la questione sia per dare qualche dritta a chi si affaccia per la prima vosta in questa giungla. Voglio che sia chiaro: quello che scrivo è frutto della mia personale esperienza e delle mie elucubrazioni, quindi non prendete per oro colato ciò che dirò.
Premetto che alcuni concorsi seri ci sono, ma sinceramente credo che rappresentino al massimo un 10% di tutto il marasma di mostriciattole e concorsini che  che ci vengono proposti.
A me arrivano nella casella di posta elettronica una media di 3 inviti a partecipare a mostre o concorsi ogni giorno, e già solo vagliare queste opzioni è un lavoro, ma se vuoi fare l'artista a tempo pieno ti tocca farlo, a meno che tu non abbia chi lo faccia per te!
Dopo anni di esperienza ecco le mie considerazioni principali:

1) Spesso se devi pagare per partecipare alla prima scrematura della selezione non vieni scelto. I soldi dei moltissimi pretendenti alla selezione (sedicenti artisti di ogni livello e anche pittori amatoriali quindi) servono per allestire la mostra dei soliti noti che, non dico abbiano la selezione assicurata, ma sicuramente già affermati e noti ai critici delle giurie, trovano la strada spianata. I concorsi di questo tipo sono moltissimi ed i prezzi variano solitamente da un minimo di 20 euro fino ai 50 euro ( se sono organizzati all'estero prega che il cambio sia favorevole!)  per poter sottoporre i tuoi lavori alla valutazione degli esperti. Personalmente mi sono data la possibilità di "buttare via soldi" in questo modo massimo due volte all'anno e solo per concorsi di altissimo livello, dove so a priori che nessuno mi sceglierà, tuttavia spero che con una botta di fortuna il critico di turno abbia la possibilità di vedere ed innamorarsi di un mio quadro ( che ingenua che sono!).

2) Se la selezione è gratuita i costi di esposizione per chi sarà scelto saranno altissimi, della serie o pagano poco in molti prima o pagano molto in pochi dopo. Sinceramente mi pare una forma di selezione più corretta, perchè poi il costo dell'esposizione ricadrà su chi effettivamente si potrà rendere visibile. Resta il fatto che poi il fortunato prescelto dovrà reperire un bel gruzzolo per esporre le sue opere e a meno che non sia un riccone dovrà mendicare aiuto a parenti ed amici od organizzare e sperare nella generosità altrui con  un crowdfunding oppure trovare uno sponsor. Questa cosa dello sponsor l'ho saputa fresca fresca, non ci avevo pensato, infatti proprio oggi sono stata accettata ad un'importante manifestazione di arte contemporanea e quando ho rifiutato per mancanza fondi mi hanno risposto che molti artisti trovano degli sponsor... beh... ci ho fatto un pensierino e credo valga la pena tentare... ho quasi due mesi a disposizione per trovare un mecenate.

3) I concorsi online dove si vota con i "mi piace" o simile sono una cavolata pazzesca. E' ovvio che vincerà chi ha un fan club molto attivo che lo voterà fino alla morte portandolo ai primi posti in classifica, e da qui si spiega come a volte il premio del pubblico venga assegnato ad opere a dir poco oscene. Un po' meglio i concorsi misti, dove al voto del pubblico si aggiunge un voto di giuria, ma sinceramente, per l'esperienza che ho avuto, spesso la giuria ha già i suoi beniamini, artisti che hanno già visto in altre manifestazioni o che magari hanno esposto nelle loro gallerie...eh sì, perchè a volte i giudici sono galleristi...insomma si entra in un ginepraio senza fine. Ogni tanto mi sono divertita a spulciare i vincitori dei contest ed ho notato che magari avevano già partecipato ad iniziative in cui figurava il nome di un giurato, oppure avevano addirittura esposto presso la galleria di uno dei selezionatori. Con ciò non voglio dire che chi vince un concorso non sia bravo, dico solo che a parità di bravura ci voglio le conoscenze giuste ed una buona base economica per non dover dire sempre di no.

4) Il concorso perfetto esiste ma è rarissimo. O meglio, alla fine non è perfetto. Per concorso perfetto intendo quello  dove la selezione è gratuita e dove non ti viene chiesto il pagamento di nessuna quota per esporre, dove la sede espositiva è pure suggestiva o di prestigio, dove non si viene scelti per amicizia ma solo in base alle valutazioni oneste di una giuria e dove tu non sei tenuto ad andare di persona ad allestire i tuoi lavori. Ecco questo tipo di concorso esiste (rarissimo per carità) e ne ho le prove perchè ho avuto l'onore di parteciparvi. Dove sta l'imperfezione allora? Beh l'imperfezione sta nel fatto che molto spesso un concorso di questo tipo è organizzato da persone amanti della cultura ma che non appartengono al mondo dell'arte da un punto di vista commerciale, per cui tu vieni selezionato, esponi, ti riprendi il quadro e la cosa finisce lì. Raramente un'evento di questo tipo ti da un ritorno economico e non ti aiuta ad inserirti come artista nel "giro giusto", al massimo ti fa un po' di curriculum e ti da l'opportunità di pavoneggiarti postando le foto sul tuo blog, sito o socialnetwork; che poi, sempre per esperienza personale, i socialnetwork non servono veramente a niente per la promozione di un artista, mai trovato uno sconosciuto che mi abbia contattata per comprare un mio quadro perchè l'ha visto on line, ma questo è un'altro discorso, e per oggi la chiuderei qui.


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