La saggezza inconsapevole di mia madre, che ha 79 anni e probabilmente una demenza senile in corso, mi dice “non te la prendere, te la prendi troppo”, come se dipendesse da me prendermela o meno.
Non ci riesco a non prendermela, non ci riesco a farmi scivolare addosso le cose.
Come fai a restare inddifferente alla notizia che un tuo compagno di giochi e di scuola è morto di infarto a 45 anni? Non importa se non avevi più contatti con lui da anni, ti viene subito in mente che ha la tua stessa età e che la sua vita è stata interrotta bruscamente, senza preavviso e troppo presto; ti ricordi di quando veniva a casa tua e facevate finta di essere degli speaker radiofonici e vi registravate su una cassettina con il registratore mezzo scassato… riguardi la foto delle elementari e pensi che una persona come te, della tua età, con la quale hai del passato in comune non c’è più.
Io proprio non ce la faccio a non prendermela.
E non voglio parlare delle tragedie che ci circondano ogni giorno, che a starci dietro ci sarebbe da star male ogni minuto della propria esistenza, a quelle si sopravvive eludendo qualche telegiornale o pensando ad altro finchè non ci toccano da vicino…
Non so se la saggezza sia il riuscire a prendere la vita come viene nonostante tutto, se così fosse, mia mamma, con la sua semplicità ed egoismo senile, allora è sicuramente molto più saggia di me.
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